“Finalmente l’Europa ha battuto un colpo dando un concreto segnale di presenza e di unità su temi centrali come la salute, l’ambiente, la ripresa economica”: così il presidente della Fondazione Italiana Europa Popolare, Antonio Di Matteo, ha commentato il primo discorso sullo stato dell’Unione, tenuto da Ursula Von der Leyen all’Eurocamera di Bruxelles.
“L’idea, lanciata dalla Presidente della Commissione Europea, di organizzare in Italia un vertice globale sulla sanità (in coincidenza con la presidenza italiana del G20) è un segnale forte di attenzione per il nostro Paese”, ha continuato Di Matteo, “così come pure la sensibilità manifestata per le sofferenze e le preoccupazioni dei cittadini europei, è indice di un’Europa che tenta di riavvicinarsi ai popoli, prendendo le distanze dalle accuse che le sono piovute addosso in questi anni di eccessiva burocratizzazione e di lontananza dalla vita reale delle persone”.
“In questa prospettiva – ha rilevato il presidente – l’Italia non ha solo un grande ruolo da esercitare, ma deve e può essere all’altezza di una sfida epocale per lo sviluppo e la coesione del continente”.
“Anche l’annuncio di una nuova strategia per Schengen che tenga conto della necessità di un rafforzamento del mercato interno europeo e della necessità di trovare un equilibrio tra sostegno finanziario e sostenibilità dei bilanci dei singoli Paesi, insieme all’annuncio della destinazione del 37% dei fondi del piano Next Generation per l’attuazione del Green Deal, sono segnali forti di apertura a un’Europa che vuole rinnovare il proprio volto, tornando in qualche modo ad essere quell’Europa dei popoli e delle genti che era il sogno dei Padri fondatori”, ha concluso Di Matteo.
Roma, 16 settembre 2020