Il Movimento cristiano lavoratori riprende il filo di un dialogo forzatamente interrotto, e lo fa con una due giorni di dibattito intitolata “Il Movimento in ascolto. Dalla vita ecclesiale all’impegno istituzionale”, che si è tenuta il 25 e 26 settembre a Roma.
Un appuntamento suddiviso in due sessioni di lavoro, una ecclesiale e una istituzionale dedicate, rispettivamente: la prima a disegnare -sotto la guida dell’assistente ecclesiastico nazionale, don Francesco Poli, “percorsi generativi per una terra solidale e fraterna” -, individuando un cammino socio-spirituale rivolto “a tutti gli uomini e le donne del Movimento in dialogo con le comunità sensibili alle sfide attuali”, che ha preso spunto dalla riflessione comune degli assistenti ecclesiastici del Mcl “sull’epoca attuale, alla luce dell’enciclica di papa Francesco Laudato si’”. L’altra ad avviare - sulla scorta della relazione di Michele Rosboch, professore di Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Torino - un ragionamento comune sui grandi temi del nostro tempo, a partire dalle questioni cardine della libertà, della democrazia, della partecipazione.
Un ragionamento complesso, quello che si è andato articolando, e che tuttavia, come ha ricordato il presidente del Mcl, Domenico Delle Foglie, non deve mai perdere di vista quello che “per noi cattolici è lo scopo ultimo del nostro agire, ossia individuare come dare attuazione al bene comune rappresentato dalla custodia del Creato, oggi gravemente a rischio. E’ questa l’ultima frontiera del sociale che il Papa stesso ci indica”.
Vanno in questa direzione i primi passi delineati dal Movimento in questa fase contrassegnata dalle tante difficoltà dovute al Covid: con il supporto anche del nuovo progetto ex L.383 su “Ambiente è partecipazione”. Un autentico percorso di cittadinanza sul fronte ambientale. E’ questa la frontiera sulla quale costruire una nuova unità dei cattolici, tenendo anche conto che proprio l’ambiente sarà un tema dirimente per il futuro di tutti, e al centro della Settimana Sociale di Taranto (ottobre 2021). Un tema centrale anche sul piano economico grazie agli ingenti investimenti europei: per questo è necessario lavorare insieme per costruire nuove professionalità.
Occorre lavorare per la creazione di reti di azione sociale nelle quali, in quanto cattolici, dobbiamo “essere presenti, influire, testimoniare” come chiede lo stesso cardinale Gualtiero Bassetti.
Un ragionamento che coinvolge da vicino anche i giovani, che sono direttamente interessati dai cambiamenti epocali, sociali e politici, in corso. I giovani che devono “incalzare, essere presenti, fare il loro mestiere di giovani”, anche perché la tutela dell’ambiente o i rivolgimenti politici come la crisi della democrazia e della rappresentanza sono temi che li riguardano, che toccano direttamente il loro futuro e rispetto ai quali non possono permettersi di stare a guardare.
Insomma, una due giorni ricca di stimoli e di spunti, sui quali ora bisognerà rimboccarsi le maniche mettendo al centro di tutto la custodia del Creato da vivere come protagonisti.
Una due giorni che ha segnato un passo nuovo del Movimento anche grazie al prezioso contributo di tanti presidenti regionali e provinciali del Mcl intervenuti nel dibattito con le loro esperienze, talvolta drammatiche, comunque significative e partecipate, maturate nel tempo sul territorio. Un modo concreto per “Conoscere, condividere, partecipare e stimarsi di più”, come recitava il sottotitolo dell’incontro. E, per unanime giudizio, in un clima sereno e costruttivo.