L’assemblea degli amministratori locali indetta per il 28 e 29 febbraio sul tema “Per ricostruire la rappresentanza” è stata rinviata a data da destinarsi, a seguito della situazione creatasi per l’epidemia e le disposizioni intervenute al fine di contenerne il diffondersi.
La decisione della presidenza del Movimento, pur presa con rammarico, è stata motivata da un giusto senso di responsabilità, in quanto una parte dei 325 amministratori che avevano aderito, sarebbe giunti dalle regioni nelle quali si sono manifestati i segnali di una diffusione del virus, con le relative e necessarie misure restrittive. Si è anche ritenuto che, in questo momento difficile per il Paese, fosse indispensabile che sindaci, consiglieri comunali e gli stessi quadri del Movimento, rimanessero negli ambiti territoriali e sociali di competenza, nelle differenti responsabilità, ma attenti ad operare per il bene comune. In particolare i sindaci, per le loro specifiche competenze in campo sanitario e della sicurezza nei territori, uniti agli amministratori, costituiscono dei presidi indispensabili, non solo per ciò che concerne l’attuazione di decisioni prese congiuntamente con gli altri livelli istituzionali, ma come punti di riferimento per popolazioni preoccupate e provate dalla situazione.
La larga adesione costituisce, comunque, come ha rilevato il Presidente Carlo Costalli, già un successo dell’iniziativa in quanto ha manifestato l’attenzione e la sensibilità di chi opera nei territori a immediato contatto con le popolazioni, cioè quei corpi intermedi che, come sottolineava l’invito, sono “a servizio dei cittadini ed espressione delle identità territoriali”. La presenza, prevista a Roma, di molti amministratori giovani, ha indicato un importante segnale, anche per il futuro dell’Italia e della sua forza democratica.
Questa importante risposta comporta l’impegno a proseguire sulla strada scelta dal MCL di individuare nelle realtà politiche e amministrative locali l’elemento sul quale ricostruire il rapporto tra cittadini e istituzioni, rapporto che deve ritrovare partecipazione, efficacia di governo, indirizzi di sussidiarietà, impegno dei corpi intermedi per uno sviluppo del civismo.
Proprio in questi giorni, i gravi problemi di carattere sanitario hanno confermato quanta responsabilità si riversi sugli enti locali, sia nella quotidianità che, soprattutto, rispetto a vicende eccezionali, come è sempre avvenuto anche nei casi di calamità naturali. Poiché non sempre le istituzioni centrali dello Stato hanno assecondato questa importantissima funzione di governo locale, l’Assemblea, attraverso le stesse voci dei sindaci e degli amministratori, intendeva richiamare Parlamento e Governo, affinché venisse sviluppata sia una politica più rispettosa della loro forza e autonomia, sia una legislazione di sostegno, con le disponibilità necessarie, delle prerogative degli enti locali, al fine di rendere più ampi e concreti l’adempimento dei servizi per le famiglie, le attività economiche e le popolazioni più a disagio.
Del resto il tessuto economico e produttivo costituito da imprese medie e piccole o di carattere famigliare rappresenta una risorsa, anche di qualità, per tutto il Paese. Così come i “giacimenti” storici e culturali di cui è ricca questa Italia, da offrire come spazio per l’attività turistica.
Il Movimento, come ha precisato Costalli, ritiene che il lavoro svolto in preparazione dell’Assemblea, il contatto continuo con gli amministratori ed il loro senso di responsabilità che emerge anche nei difficili frangenti di queste ore, costituiscano già la riprova della fecondità della strada indicata in questi anni con le iniziative portate avanti per ricostruire partecipazione, senso civico, capacità di governo che costituiscono l’essenza della rappresentanza democratica e popolare.
Pietro Giubilo