COSTALLI (MCL) A PISA: CATTOLICI PER UN PROGETTO.
PACE, PARTECIPAZIONE, DIFESA DELLA VITA E DELLA FAMIGLIA Intervenendo a Pisa a un Convegno Provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori sul tema ‘Cattolici per un progetto’, alla presenza dell’Assistente nazionale Mcl, Mons. Francesco Rosso, e dei quadri dirigenti di tutta la Toscana, il Presidente nazionale Mcl Carlo Costalli ha incentrato il suo intervento su due linee guida: il tema della pace e la difesa della famiglia dagli attacchi radical-comunisti.
Partendo dalle frequenti manifestazioni davanti alla base americana di Camp Darby per chiederne la smilitarizzazione, Costalli ha affermato: “Non bastano i soliti, generici slogan, sempre anti-americani, o gli inutili convegni sempre più spesso organizzati dall’Assessore pacifista della Regione Toscana: dobbiamo ricercare altri modi di pensare e di agire. La strada della partecipazione è la strada della responsabilità, quella che più si avvicina a una dimensione non-violenta. Preoccupa l’adesione a tali manifestazioni di alcuni Partiti di sinistra: Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Verdi, che troveremo al Governo nazionale se Prodi dovesse vincere le elezioni”.
“Il realismo ci permette di dire ‘no’ alla guerra in Iraq, ma anche di non demonizzare gli Stati Uniti e di sostenere i nostri soldati nel Golfo, che svolgono con impegno una funzione preziosa affinché una situazione drammatica non diventi caos totale”.
Costalli si è poi soffermato a lungo sulle polemiche conseguenti alle proposte di Prodi sulle unioni di fatto ed è intervenuto anche sulle ‘intolleranze’ contro il Cardinal Ruini a Siena: “le proposte di Prodi sulle unioni di fatto sono l’ennesimo esempio di una politica senza idee di una sinistra incapace di fare proposte concrete sul piano sociale e delle politiche pubbliche, ma sempre pronta a sbraitare contro i presunti tagli del Governo”, ha detto il leader Mcl. “Una sinistra che cerca una risposta alla propria crisi rilanciando posizioni anticlericali e di stampo ‘zapaterista’, sventolando bandiere radical-borghesi come si trattasse di baluardi in difesa dei diritti”.
“Per noi la famiglia nasce dall’incontro fra un uomo e una donna: per i credenti c’è il matrimonio religioso, per i non credenti c’è il matrimonio civile che già prevede una serie di tutele; per chi invece non ritiene di contrarre alcun impegno con se stesso o con il partner di fronte alla Chiesa o allo Stato, non si capisce la ragione di creare una sorta di riconoscimento posticcio con norme di diritto pubblico, anticamera dei matrimoni fra gay. La contestazione al Cardinal Ruini è l’ennesimo esempio dell’assoluta intolleranza della sinistra radical-comunista, che interviene con contestazioni sempre più frequenti in Toscana”, ha concluso Costalli.
Pisa, 1° ottobre 2005