COMUNICATO STAMPA
IL MCL APRE UNA NUOVA SEDE A RABAT IN MAROCCO
COSTALLI (MCL): “SI ALLA CITTADINANZA PER I FIGLI DI IMMIGRATI MA CON PERCORSO DI INTEGRAZIONE”
Una nuova iniziativa del Movimento Cristiano Lavoratori nel campo della cooperazione internazionale, questa volta in Marocco. “In un Paese che è terra di provenienza di una delle più grandi comunità di immigrazione regolare presente in Italia, con la quale è bene approfondire un dialogo che porti verso l’integrazione”, come ha sottolineato il Presidente del MCL, Carlo Costalli, che è in visita in Marocco alla guida di una delegazione del Patronato Sias e dell’ALS-MCL. Costalli ha sottolineato la sua soddisfazione per la nuova sede di servizi che verrà inaugurata domani nella capitale Rabat. Contestualmente verrà firmata la convenzione di collaborazione con l’A.M.I. (Association D’Amitie Marocco-Italienne) presieduta dall’ing. Mustapha Azmany, che opererà in Marocco su delega dei Servizi MCL. Alla cerimonia interverranno l’ambasciatore d’Italia in Marocco, Piergiorgio Cherubini, ed altre autorità marocchine.
Un progetto che va ad aggiungersi a quelli già in corso in Marocco dove il MCL è presente da oltre quindici anni con la sua Ong di riferimento, il Cefa (Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura) nel campo dell’agricoltura, dell’educazione sanitaria e scolastica. Con questa iniziativa il MCL intende assistere i cittadini marocchini che entrano regolarmente in Italia, ma anche coloro che dall’Italia intendono rientrare in Marocco; saranno disponibili, inoltre, servizi di patronato e Caf.
“Gli sconvolgimenti che hanno reso protagonisti i Paesi del Nord d’Africa e del mondo arabo richiedono un ragionamento più organico sul fenomeno migratorio, diventato strutturale in particolare nell’Area mediterranea dove si sta giocando una partita particolarmente importante per tutti i Paesi nordafricani” ha continuato Costalli.
“Il MCL sostiene, da sempre, che lo straniero che si presenta alle nostre frontiere non deve rappresentare un problema, ma una risorsa. Impariamo ad essere aperti – ma non senza principi, senza valori, senza identità -, a vivere una globalizzazione all’insegna dei diritti e di uno sviluppo autentico. Un’accoglienza di diritti ma, anche, un’accoglienza di doveri da cui non si può prescindere. Incontro, dialogo, identità: i fattori su cui costruire la nuova realtà”, ha concluso Costalli.
Sulla cittadinanza Costalli si è dichiarato favorevole per i figli di immigrati nati in Italia “ma con un percorso che garantisca l’integrazione, la conoscenza della lingua italiana, il compimento del ciclo scolastico e purché risiedano stabilmente nel nostro Paese”.
Roma, 29 novembre 2011