COMUNICATO STAMPA
A SENIGALLIA PROSEGUE IL SEMINARIO MCL SU “BENE COMUNE, LAVORO E NUOVE RESPONSABILITA’” IN PREPARAZIONE DELLA 45° SETTIMANA SOCIALE
MIRABELLI : “L’IMPEGNO DEI CATTOLICI NON E’ INIZIATIVA DA CONSEGNARE ALLA STORIA, MA INCONTRO APERTO AL FUTURO”
MONS. MIGLIO : “SI’ A UN MAGGIORE COINVOLGIMENTO DELL’ASSOCIAZIONISMO CATTOLICO NELLA VITA DELLA CHIESA”
“La 45° Settimana Sociale che si terrà il prossimo ottobre a Pisa e Pistoia, è un avvenimento di portata storica non solo perché proprio quest’anno ne ricorre il centenario, ma perché storiche sono le radici cattoliche della nostra cultura, storica la presenza dei cattolici nel nostro Paese e il loro impegno al servizio del bene, non solo per il proprio personale interesse, ma per l’intera società. Tuttavia la prossima Settimana Sociale non dovrà essere un’iniziativa da consegnare ai posteri, un evento da lasciare alla storia, ma un incontro aperto al futuro”. Questo è il pensiero espresso questa mattina dal prof. Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale e membro del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali, che è intervenuto al Seminario nazionale organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori a Senigallia, in vista della Settimana Sociale del prossimo autunno.
Riferendosi al processo di mondializzazione dell’economia, il prof. Mirabelli ha affermato: “Senz’altro la globalizzazione e la finanziarizzazione dell’economia possono tendere ad una migliore allocazione delle risorse, riducendo anche notevolmente i costi dei beni e rendoli così disponibili a tutti. Ma - si è interrogato il professore – se tutto questo significa incidere sulla dignità del lavoro delle persone, se significa fare uno ‘spezzatino di aziende senza curarsi delle ricadute sulle famiglie in termini di povertà, di rischi per la salute, e via dicendo, se tutto ciò comporta una flessibilizzazione del lavoro che si spinge al punto tale da portarci a considerare i giovani come dei ‘precari a vita’, allora dobbiamo chiederci se davvero ne valga la pena. Tutto questo crea davvero il bene comune?”
“Quello che ci dovrebbe interessare come cattolici, ma non solo in quanto tali – ha proseguito Mirabelli – è il ‘bene comune universale’, ossia dell’intera famiglia umana, che non è solo un principio destinato a rimanere sulla carta, un genere letterario, ma è lo strumento concreto che abbiamo per operare in politica”.
Mirabelli ha poi ricordato che, sebbene la nostra Costituzione non faccia alcun esplicito riferimento al “bene comune”, tuttavia se ne trova chiaramente la sostanza in diversi articoli. Il costituzionalista ha citato ad esempio i concetti di “diritti inviolabili”, di “eguaglianza”, di “dignità sociale della persona”, di “rimozione degli ostacoli alla libertà della persona”, di “doveri inderogabili di solidarietà sociale” in campo economico e sociale. “Persino laddove si fa riferimento agli apparati dello Stato e all’esigenza che questi perseguano finalità improntate agli interessi della nazione, si ravvisa un chiaro orientamento al bene comune e alla necessità di salvaguardare interessi generali della comunità”.
“Se dunque – ha concluso Mirabelli – la globalizzazione, così come la rivoluzione informatica e quella economica, hanno accorciato tempi e distanze, rimane oggi una esigenza forte di metabolizzazione culturale, la necessità di incontrarsi per costruire insieme un nuovo bene comune”.
Questa è stata anche la mattinata di Mons. Arrigo Miglio, Presidente del Comitato Scientifico e Comitato Organizzativo delle Settimane Sociali il quale, riferendosi a una sollecitazione di Mons. Francesco Rosso, assistente spirituale del Mcl, ha assicurato che è all’ordine del giorno della Pastorale un maggiore coinvolgimento dell’associazionismo cattolico nella vita della Chiesa. Mons. Miglio ha quindi invitato i cattolici a collegare la prossima Settimana Sociale al cammino della Chiesa italiana.
Richiamandosi all’esortazione del Santo Padre, Mons. Miglio ha auspicato che tutti comprendano bene che “I ‘no’ che noi diciamo sono in realtà dei ‘sì’ all’Uomo e alla Vita. Il Vangelo deve essere percepito come un ‘sì’, perché Gesù é un grande ‘sì’. Un ‘sì’ agli autentici valori della cultura, pur nella consapevolezza della fragilità della natura umana”, ha aggiunto.
I lavori si concluderanno domani mattina con la relazione di Vittorio Benedetti, Docente dell’Università di Pisa e Presidente del Consiglio Generale Mcl, e la presentazione del documento che il Movimento Cristiano Lavoratori ha elaborato in vista della prossimo Centenario delle Settimane Sociali.