Si, viviamo una crisi dal triste "primato epocale". Crisi antropologica e al tempo stesso integrale, che va ben oltre l'accezione corrente, prevalentemente finanziaria. Papa Francesco, con l'enciclica Laudato si' ha intercettato una delle più cocenti e allarmanti di queste criticità, la crisi socio-ambientale. Per noi del Mcl, quale cammino di Chiesa per "la promozione cristiana della persona del lavoro e del lavoro per la persona", una crisi non è stasi. Questa crisi "globale", aggravata dalla pandemia, è per ogni nostro Circolo, per ogni più piccola sezione del Movimento, e per ciascuno di noi, un'opportunità. È una purificazione del cuore, richiamo ai valori perenni della nostra fede, alla sobrietà, alla semplicità e alla verità delle relazioni e alla giustizia nel nostro giudicare e agire, un appello ineludibile alla prossimità e alla condivisione, ad una solidarietà viva, attenta ai bisogni inespressi, alle domande sociali eluse e ai diritti disattesi. Tutti ne siamo coinvolti.
È per questo che possiamo abitare questa sfida, assumere il bene già fatto nel nostro Movimento e ripartire insieme con coraggio per porci, come non mai "ai crocicchi delle strade dell'uomo". Sappiamo che le nostre città e paesi, le nostre famiglie, i nostri giovani sono feriti dal disagio spirituale e affettivo, lavorativo ed economico, sociale ed ambientale. Uno scenario di frantumazione umana e di povertà crescenti.
Il problema dell'economia reale investe la responsabilità delle istituzioni, della politica e dell'economia, certo, ma richiama anche la nostra responsabilità. Vorrei che ci sentissimo spinti da uno scatto di partecipazione costruttiva "dal basso", in uno slancio di amore creativo e appassionato a Dio e alla famiglia, ai giovani, al creato e a tutte le creature! È un sogno possibile, che accarezziamo per fede: promuovere insieme in tutto lo spazio del Mcl, una nuova progettualità educativa e solidaristica, capace - come ci esorta Papa Francesco - di educare i nostri giovani e i nostri lavoratori passo dopo passo, paese dopo paese, circolo dopo circolo, a divenire soggetti creativi di "economy of Francesco". Una nuova economia del "noi", personalista, senza "scarti", libera, sostenibile, inclusiva, egualitaria, dal cuore e dal volto umano, giusto ed ecologico!
Un'economia spirituale a servizio liberante da ogni servilismo, che rispetta la dignità di ogni persona, che pone le nuove generazioni al centro dell'unica Casa comune. Il futuro? Sì, ci sarà se la speranza cristiana di un domani "per l'uomo" si concretizza oggi, ora nel lavorare insieme per una società dal cuore umano e una nuova fraternità universale.
P. Diodato M. Fasano (fr.m.CI)