COMUNICATO STAMPA
COSTALLI (MCL) : APRIRE UNA NUOVA STAGIONE DI IMPEGNO NELL’ASSOCIAZIONISMO CATTOLICO
IL LAVORO E LA PERSONA NON SIANO OSTAGGI DELLA FINANZA E DEL PROFITTO
“Riportare il lavoro e il rispetto della dignità delle persone al centro della vita sociale e della politica. Questo l’obbiettivo di quanti sono impegnati nel mondo del lavoro e nell’associazionismo cattolico”. Lo ha detto il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, introducendo la tre giorni di Senigallia dedicata ai temi del lavoro e dell’economia. “C’è bisogno di un’economia sociale attenta ai bisogni di chi ha di meno. In una società in cui aumenta il numero dei poveri anche fra coloro che pure hanno un reddito, c’è da chiedersi se il lavoro rappresenti ancora una condizione di reale crescita della dignità delle persone’’.
Secondo Costalli, “l’innovazione deve camminare di pari passo con il senso della giustizia e la volontà di fare il bene comune, e i modelli stessi di sviluppo devono porsi come fattore di crescita collettiva e non come soddisfazione di interessi particolaristici o, peggio, ideologici’’.
Insomma, nell’ambito dei diritti inalienabili, il Mcl non rinuncia a riproporre il lavoro, che “proprio in ragione della sua forte connotazione valoriale, determinata dalla persona che lavora più che dal prodotto del lavoro stesso, non può che essere strumento di quella speranza che manca ad una società altrimenti votata al consumo e tentata dalla rendita e dalla speculazione”.
“Naturalmente intendiamo proporre una qualità del lavoro che ha bisogno di un supporto normativo riformato, di una corretta articolazione dei rapporti sociali e delle relazioni industriali, oltre che una complessiva presa di coscienza della responsabilità di tutti, lavoratori compresi (e qui si gioca il ruolo educativo del Movimento), anche con riferimento ad un ridisegnato rapporto tra capitale e lavoro, questione su cui il Mcl è da sempre particolarmente attivo ed impegnato”.
A parere di Costalli “gli elementi per guardare con ottimismo al futuro ci sono, ma bisogna avere il coraggio di opporsi alle spinte particolariste e agli egoismi di parte”.
Altro tema aperto, la riforma della contrattazione: “passaggio ineludibile per dare vita a un nuovo e piu’ efficiente sistema di relazioni industriali. Un passo in avanti sotto questo aspetto potrebbe venire dall’approvazione della riforma del modello contrattuale: un accordo inseguito da più di dieci anni, un risultato che va condotto in porto, anche per non perdere l’occasione di rendere strutturali in Finanziaria, le agevolazioni fiscali sulla contrattazione decentrata’’.
Per Costalli questi temi interpellano “soprattutto le coscienze di quanti si muovono nell’associazionismo cattolico, perché sono sempre i valori a fare la differenza. Valori rivolti a dare riconoscimento e stimolare i talenti delle persone, a garantire il rispetto delle regole e la trasparenza dei comportamenti, per tutelare le persone nella veste di lavoratori o utenti, per dare il contributo solidale alle persone e ai nuclei familiari, a chi è in difficoltà. Questi valori e comportamenti costituiscono quel capitale sociale su cui investire e, in tal senso, le parole pronunciate dal Papa a Cagliari rappresentano la piu’ solenne delle benedizioni per quanti vogliono continuare a stare nella società da protagonisti con la propria identità di cristiani, e al servizio di tutti, anziché da sudditi culturali e politici e al rimorchio delle mode dominanti”.
Mons. Giuseppe Merisi, presidente della Caritas, ha sottolineato che “la questione del lavoro non rappresenta un problema fra i tanti, bensì il problema per eccellenza. Il lavoro può cambiare modalità e struttura può essere manuale o intellettuale, dipendente o autonomo, individuale o comunitario, ma in ogni caso deve consentire un impegno che dia senso alla vita, oltre che sostegno economico alla famiglia e partecipazione alla vita della comunità. Perciò il lavoro è una dimensione fondamentale dell’esistenza, un luogo e un mezzo di costruzione del bene comune”. Mons. Merisi ha poi lanciato un invito a quanti sono impegnati nell’associazionismo e nel mondo sindacale di ispirazione cristiana, affinché condividano esperienze e inquietudini. Il confronto fra storie e percorsi differenti è fondamentale soprattutto in questo tempo nel quale le tematiche eticamente sensibili interpellano la società e il mondo del lavoro in particolare.
Il portavoce dell’Associazione Scienza & Vita, Mimmo Delle Foglie, ha ricordato il ruolo determinante della associazioni e dei movimenti di ispirazione cristiana nelle battaglie sostenute in difesa della vita umana (dal concepimento alla morte naturale), per la famiglia e per la libertà di educazione. E ha manifestato perplessità per l’atteggiamento di molti commentatori laici: “fa specie – ha detto Delle Foglie - sentirci chiamati in causa come i sostenitori di valori che portano in sé i germi della discordia, della divisione, dello scontro sociale. Non potevamo immaginare che difendere questi valori potesse esporci al rischio dello scontro irriducibile con il mondo laico. Non l’abbiamo voluto e non lo vogliamo”.
Delle Foglie infine si è detto preoccupato per il fatto che sempre di più la responsabilità delle decisioni e delle leggi a tutela della vita, gravi anche sulle Regioni e non solo sul Governo nazionale.
Domani i lavori riprenderanno con gli interventi di Natale Forlani, Presidente e Ad di Italia Lavoro; Alessandro Azzi presidente di Federcasse e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi.
12 settembre 2008