COMUNICATO STAMPA
MCL: AL VIA ASSEMBLEA NAZIONALE GIOVANI MCL
DIFENDERE LAVORO E FAMIGLIA, VIVERE CON SPERANZA
TIRABOSCHI: SUPERARE LE CONTRAPPOSIZIONI IDEOLOGICHE SU LEGGE BIAGI
Difendere la conciliabilità tra lavoro e famiglia, guardare senza timore al futuro e senza lasciarsi condizionare dai profeti di sventura, valorizzare le potenzialità di ciascun giovane attraverso l’educazione e la formazione: sono queste le sfide che i ragazzi del Movimento Cristiano Lavoratori, riuniti a Roma in Assemblea Nazionale, hanno deciso di lanciare.
Un appello al nuovo subito raccolto e rilanciato da Michele Tiraboschi, vicepresidente della Fondazione Marco Biagi e presidente Adapt, uno dei più stretti collaboratori di Marco Biagi, il compianto giurista bolognese ucciso dalle Brigate Rosse. Tiraboschi ha incoraggiato i giovani del Mcl a non attendere, a non rinviare scelte e responsabilità, sia individuali che sociali, perchè l'infelicità di domani è figlia delle scelte fatte oggi.
Ricordare Marco Biagi va bene, ha detto, ma non basta essere solidali: occorre mettersi in gioco, rompere il guscio di una cultura irrigidita da una concezione giuridico-formalista del lavoro. La legge Biagi non è odiata in quanto ha portato precarietà: in realtà è una legge che ha creato oltre 3 milioni di posti di lavoro, è aperta, pluralista. E tuttavia è tanto odiata perchè ha demolito l'idea consolidata che il diritto del lavoro sia antagonismo, contrapposizione tra autonomia e subordinazione, tra stabilità e precarietà, tra padroni e lavoratori: la legge Biagi ha osato intaccare i vecchi centri di potere parlando di partecipazione, superando una concezione antagonista delle relazioni industriali che crea solo conflitto, odio, scontro, in alcuni casi persino morti violente.
I giovani devono avere il coraggio di non arrendersi, ha continuato Tiraboschi bisogna saper immaginare scenari nuovi, avere il coraggio di lanciare anche proposte concrete, come per esempio quell'idea, che sta raccogliendo già un buon consenso, di premiare il merito differenziando il valore legale dei titoli di studio, un po' come avviene in America e in altri posti del mondo. E' poi molto importante lavorare sodo per arrivare presto a uno Statuto dei Lavoratori moderno, che dia garanzie a tutti, pensare a una base forte di tutele universali per tutti i lavoratori, cui si affianchino poi una serie di tutele differenziate per i casi specifici.
Lavoro e famiglia rappresentano una sfida perchè tutto intorno a noi tende a sminuirli, a deturparli o negarli, ha affermato Giovanni Gut, Coordinatore della Segreteria nazionale dei Giovani Mcl.
Una visione del futuro fatta di speranza ma anche una realistica analisi dei problemi sul tappeto: in Italia di lavoro si muore ha continuato Gut -. Si muore nello scandalo degli incidenti sul lavoro, le cosiddette morti bianche, dovute più alla mancanza di tutele nel posto di lavoro che alla fatalità. Ma in Italia si muore pure a discutere di lavoro, come l’omicidio del prof. Marco Biagi tragicamente ci ricorda.
Quanto alla famiglia, altro cruciale nodo del nostro tempo, il Coordinatore dei Giovani Mcl ha sottolineato il valore di un legame che rende possibile quel per sempre che è il carattere distintivo dell’amore. La prima educazione che il bambino riceve è all’interno della famiglia che, in questo ruolo, non può essere sostituita da alcun sistema formativo. Sempre al suo interno, nella solidarietà dei suoi vincoli, si realizza la prima forma di welfare.
I giovani del Mcl hanno voluto dire un fermo no alla violenza, anche ideologica, che anche quando non si trasforma in efferato omicidio, risalta nei discorsi, nelle parole, negli slogan, negli atteggiamenti di quanti si oppongono ad ogni forma di vero confronto. E’ una violenza che coinvolge tutto il vivere sociale (pensiamo a mons. Bagnasco), che colpisce non solo i vivi ma pure i morti e la loro memoria.
Il dibattito è andato avanti per tutto il pomeriggio con gli interventi dei numerosi delegati dei giovani Mcl presenti all’Assemblea in rappresentanza di ogni provincia e regione d’Italia.
Domani i lavori proseguiranno con l’intervento del Cardinale Vicario Mons. Camillo Ruini e il saluto del presidente nazionale del Mcl, Carlo Costalli.
Roma, 6 luglio 2007