COMUNICATO STAMPA
COSTALLI (MCL): “CATTOLICI SIANO AL CENTRO DELLA VITA PUBBLICA”
AL VIA DA DOMANI A ROMA LA CONFERENZA NAZIONALE MCL SUI VALORI E IL BENE COMUNE
Cattolici a consulto. Due giorni per discutere di presenza sociale, laicità, politica, sviluppo economico, rapporti con la Chiesa. L’occasione è la Conferenza nazionale programmatica del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), una tra le sigle maggiormente attive del mondo cattolico sul fronte sociale e politico, che si apre oggi con una relazione del presidente Carlo Costalli, cui seguiranno gli interventi del prof. Lorenzo Ornaghi, rettore dell’Università Cattolica, dell’Ad di Italia Lavoro Natale Forlani.
Dopo il referendum sulle fecondazione artificiale, dopo i fasti del family day, per citare gli avvenimenti che più di altri hanno segnato positivamente la rinnovata presenza pubblica dei cattolici in questi anni, è giunto ora il tempo di andare oltre con incisività: una maggiore solidarietà sul lavoro, la moratoria sull’aborto, l’aiuto alla vita.
Riscoperta dell’identità di cattolici e rilancio e rinnovamento delle forme di presenza nella società, è dunque la parola d’ordine di questa conferenza cui partecipano 600 delegati in rappresentanza di quasi 300 mila iscritti in Italia e all’estero, e numerosi invitati dell’associazionismo e della politica.
Presentando la Conferenza, il presidente del Mcl Carlo Costalli dice che “era un illuso chi pensava che i cattolici erano pronti a sparire dalla scena pubblica. E certo non per una voglia di protagonismo e di potere che lasciamo ben volentieri ad altri. Ma perché siamo partecipi di una storia che ha scritto pagine straordinarie nella vita italiana e vogliamo che non vengano cancellate dal nichilismo e dal relativismo tanto in voga”.
Costalli non condivide il pessimismo sulla condizione della famiglia, perché “proprio la forza della famiglia ha finora impedito alla società italiana di perdersi del tutto. Ne parlano male, la criminalizzano, vorrebbero ghettizzarla e umiliarla, paragonandola a cose che famiglia non sono. Le politiche pubbliche non ne riconoscono il valore, privilegiando l‘individuo. Eppure la famiglia c’è, tiene unito il tessuto sociale e semina responsabilità e solidarietà, educa al bene comune. Perciò la difesa della famiglia più che un obbligo, è un valore, una scelta di vita’’.
Ma altre priorità si affacciano all’orizzonte della stagione che si apre per i cattolici che “non vogliono essere prigionieri di un pensiero debole che li consegna mani e piedi alla cultura delle mode e dei poteri forti”, ribadisce Costalli: anzitutto la difesa della libertà, “che non è mai conquistata per sempre” dice il leader del Mcl, alludendo alla vicenda del mancato intervento del Papa alla Sapienza e in generale “a quanti ritengono che i cattolici hanno dignità solo se servono a portare voti a qualcuno, ma poi non hanno diritto di esprimersi come singoli e come comunità sui grandi temi etici e sociali del nostro tempo. Noi eravamo in piazza san Pietro a dare solidarietà a Benedetto XVI” aggiunge Costalli. “Eravamo lì per restituire dignità al valore della libertà, della tolleranza, del dialogo calpestati alla Sapienza. Laicità è saper accettare di vivere insieme con gli altri e misurarsi con i ragionamenti”.
C’è un’altra grande sfida con cui oggi la società si deve confrontare, cioè l’educazione e la formazione delle nuove generazioni, che non può essere lasciata al caso, e per la quale serve un grande progetto di rinascita culturale che i cattolici devono guidare se non vogliamo che l’Italia smarrisca la sua identità.
Roma, 07 febbraio 2008