“La realizzazione del bene comune, come ci insegna Papa Francesco, passa anche attraverso un forte impegno per la difesa del pianeta terra che ci ospita: in questo contesto la difesa del territorio e dei mari non può che essere considerata una vera priorità del nostro tempo”: questo il commento del Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), Carlo Costalli, che ha richiamato tutti gli iscritti a un forte impegno per il SI al referendum del 17 aprile sulle trivellazioni nel Mare Adriatico.
“Il vero problema – ha continuato Costalli – è che se le risorse economiche e finanziarie possono sempre essere incrementate - magari grazie a quelle politiche lungimiranti e di lungo respiro che tutti auspichiamo -, non si può dire altrettanto per le risorse della terra, che sono invece limitate. Dunque sta a noi proteggerle e curarne la difesa, mostrando in tal modo una sincera e concreta gratitudine per i beni del Creato”.
Per Costalli “bisogna impedire le trivellazioni nel mare e sulle coste, che porterebbero enormi danni all’ambiente e all’economia turistica del Paese, oltre che distruggere l’ecosistema marino già duramente messo alla prova”.
“Il SI al referendum invece – ha continuato Costalli – darebbe al Paese una nuova prospettiva: innanzi tutto sotto il profilo della democraticità di una scelta che, riguardando tutti noi, è giusto far passare attraverso una consultazione popolare; in secondo luogo, ma non per ordine di importanza, il SI al referendum servirebbe a ribadire la volontà del popolo italiano di intraprendere una strada politica ‘illuminata’ e attenta all’impatto ecologico delle proprie scelte, al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili, alla difesa della ‘nostra’ terra. In altre parole aprirebbe la via a una nuova politica energetica, economica e ambientale”.
Roma, 18 marzo 2016