COMUNICATO STAMPA
UNA MANOVRA ECONOMICA ATTENTA SU MODERNIZZAZIONE E PA, MA TROPPO DISATTENTA SU IMPEGNI PER FAMIGLIE IN DIFFICOLTA', DISOCCUPATI E PENSIONATI POVERI.
IL GIUDIZIO DI CARLO COSTALLI, PRESIDENTE DEL MCL: IN AUTUNNO LANCEREMO IL NOSTRO PROGETTO DI FEDERALISMO FISCALE.
Luci e ombre nella manovra economica del Governo. Costituiscono senz’altro un elemento positivo le spinte per la modernizzazione e la razionalizzazione dell'apparato pubblico, che da sempre costituisce un centro di spesa esorbitante a carico della collettività. Dopo anni di immobilismo, finalmente qualcosa si muove.
Ma la manovra è fortemente lacunosa sul fronte sociale. Il contesto internazionale, la crisi petrolifera, l'esplosione dei prezzi dei generi di largo consumo, alimentari in primis, di sicuro non lasciano spazio per fare grandi cose, ma certo ci si aspettava qualcosa di più, proprio a difesa di coloro che pagano sulla loro pelle la crisi in atto. A cominciare dalle giovani coppie alle prese con mutui casa la cui rata diventa sempre più alta, fino alle famiglie monoreddito e con più figli che quasi non arrivano a fine mese, ai pensionati poveri a rischio indigenza, a coloro che proprio a causa della crisi economica hanno perso il lavoro e faticano a trovarne un altro, fino a tutti coloro che pur avendo un lavoro non riescono a far quadrare i conti fino a fine mese.
Su tutti questi temi e sulla difesa del potere d'acquisto delle famiglie ci aspettavamo molto di più. Sarebbe un grave errore se la politica economica del Governo non tenesse conto della grande attesa che c'è nelle famiglie italiane, che non è solo la necessità di contare su maggiori risorse economiche, ma è soprattutto la voglia di tornare protagonista sulla scena sociale, di riacquistare un diritto di cittadinanza piena nel Paese. Il Mcl si batterà in ogni sede affinché questi temi siano sempre presenti nell'agenda politica. In autunno a Roma, nel corso di una manifestazione nazionale di amministratori locali Mcl, verrà presentato un progetto di federalismo fiscale, nel quale sarà la famiglia il punto di riferimento, prima ancora del territorio.
Roma, 5 agosto 2008