COMUNICATO STAMPA
COSTALLI (MCL): IMMIGRAZIONE, SERVE APPROCCIO NON IDEOLOGICO E STRUMENTALE. NO AI DIKTAT,
AL CENTRO SONO LE PERSONE
CASINI (UDC): VOGLIAMO PAESE RICONCILIATO
SU VALORI CONDIVISI
“Che la questione immigrazione chieda un approccio non ideologico, urgente e depurato dagli interessi di parte è cosa lampante, sotto gli occhi di chiunque voglia guardare con realismo la situazione”: è quanto ha affermato oggi il Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, intervenendo a margine dell’XI Congresso Nazionale del Movimento, in corso da ieri a Roma.
"Occorre fare attenzione, ha proseguito Costalli, perché “il tema dell’immigrazione non può essere utilizzato per alimentare e incrementare le paure della nostra gente. Piuttosto è nostro compito diffondere nella comunità in cui operiamo una mentalità diversa rispetto a quella, purtroppo maggioritaria, fortemente e aprioristicamente ostile nei confronti degli immigrati, spesso anche di quelli regolari”.
Per Costalli “la vera sfida sta nel riuscire a coniugare l’accoglienza con l’indispensabile rispetto della legalità, della solidarietà e della giustizia”.
Il leader del MCL ha sottolineato poi che “chi affronta viaggi disperati non lo fa certo per turismo: ci sono situazioni di oggettiva rilevante drammaticità alle spalle di molti. Certo, insieme ai tanti onesti e disperati si infiltrano anche criminali e malavitosi, e per quelli è ovvio che si debbano far prevalere le sacrosante esigenze di giustizia e legalità”.
“Sulla posizione della Chiesa in Italia si è equivocato molto, cercando di strattonarla da una parte o dall’altra secondo le convenienze. In realtà, le linee guida sono sempre quelle che ci vengono offerte dalla Dottrina Sociale: la prioritaria dignità della persona e la destinazione universale dei beni della terra”.
Per Costalli è importante “insistere sulla dimensione dell’equilibrio: fare attenzione ai numeri sopportabili da un territorio, alle diversità fra le nazionalità, le religioni, le culture. Di qui la necessità di attivare una politica per gestire al meglio il fenomeno migratorio. Alla politica, alle istituzioni, alla stessa società civile chiediamo un atto di coraggio, di saper progettare il futuro, guardare lontano nella consapevolezza che ‘nessun Paese da solo può ritenersi in grado di far fronte ai problemi migratori del nostro tempo’ (CinV)”.
Secondo Costalli è fondamentale “chiamare con decisione a una maggiore corresponsabilità l’Unione Europea”.
“Dobbiamo considerare che ‘i poveri saranno sempre con noi’; non si può interrompere una marea con una rete: neppure respingendoli li potremmo mai allontanare per sempre. Evitiamo i diktat della Lega, ma evitiamo anche scorciatoie inutili e dannose pure per gli stessi immigrati: come quelle sulla cittadinanza (su cui la posizione di Fini è evidentemente strumentale), o sull’insegnamento della religione musulmana nelle scuole, dove vogliamo che sia ben visibile il nostro crocifisso!” ha concluso Costalli.
Ai lavori del Congresso è intervenuto stamani il presidente dei deputati Udc, Pier Ferdinando Casini. “La relazione di Costalli è pane per i miei denti – ha detto Casini -, avverto la profonda necessità di un Paese riconciliato che trovi finalmente dei valori condivisi. Per questo dobbiamo lavorare a una prospettiva comune”. Un obiettivo ineludibile, soprattutto alla luce del mutato quadro di rapporti internazionali. “La visita di Obama in Asia ha mostrato chiaramente che gli assetti sono cambiati radicalmente – ha proseguito l’ex Presidente della Camera -: il vecchio concetto di Occidente non riassume più tutti gli elementi di vitalità del mondo. Le decisioni prese senza il parere delle nazioni emergenti come Cina, India e Brasile non sono più sufficienti. L’Italia, tra i più deboli in Europa, subirà particolarmente le trasformazioni negative portate da questa inevitabile globalizzazione. C’è bisogno di avviare una stagione di grandi riforme”.
Nel pomeriggio sono attesi, fra gli altri, gli interventi di Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, e di Enrico Letta, vicesegretario nazionale del PD.
Roma, 12 dicembre 2009