COMUNICATO STAMPA
[XI CONGRESSO MCL
COSTALLI (MCL): “SI’ ALLA BANCA DEL SUD”
E. LETTA (PD): “COGLIERE IL VALORE ETICO
DELLA CRISI”
BONANNI (CISL): “AVVIARE PROCESSO DI RICONCILIAZIONE NAZIONALE”
“Il Sud non ha bisogno di scelte assistenziali né di valutazioni microeconomiche che non servono a colmare il gap esistente fra Nord e Sud del Paese: è ora di perseguire un progetto complessivo, a lungo termine, smettendola di considerare le questioni ambientali, culturali, delinquenziali, un alibi per giustificare la mancanza di prospettiva verso un vero sviluppo. Per questo diciamo sì alla Banca per il Mezzogiorno, così come al Ponte sullo Stretto, opera più che necessaria” lo ha dichiarato oggi il Presidente del MCL, Carlo Costalli, a margine dell’XI Congresso Nazionale del Movimento.
“Serve un ‘nuovo Risorgimento’, una coraggiosa assunzione di responsabilità in primo luogo della classe politica e imprenditoriale. Clientelismo, corruzione, inefficienza, sperpero non riguardano solo la politica ma ogni persona, perché se è vero che c’è chi dà, è altrettanto vero che altri chiedono, pretendono, alimentando un sistema e un circuito scellerato”.
Oggi sono intervenuti anche il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, e il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.
“Esiste un valore etico nella crisi che ci ha colpito – ha detto Letta –. Abbiamo visto il crollo di un modello che ha sancito la supremazia della finanza sul lavoro reale, se lo ignorassimo la crisi sarebbe passata invano. Dopo aver vissuto un periodo in cui il presente si è mangiato il futuro è il tempo di tornare a lavorare a progetti ambiziosi anche rischiando di non vederne la fine; è il momento di costruire cattedrali”. Letta si è soffermato poi sul valore dell’ultima enciclica di Papa Benedetto XVI. “E’ un testo profondo che richiede a ciascuno di cogliere la crisi come occasione di rinnovamento – ha sottolineato -, dobbiamo tutti impegnarci per evitare una lettura superficiale dell’enciclica che propone molte decisioni nette con conseguenze enormi”.
Per Bonanni, che ha condiviso in pieno la relazione del presidente Costalli, “occorre avviare un processo di ‘riconciliazione nazionale’ che recuperi la centralità del lavoro e dei corpi intermedi, per assicurare la vitalità della democrazia e la coesione sociale”.
“Per uscire dalla crisi economica il Paese ha bisogno di stabilità e governabilità. Bisogna favorire il dialogo attraverso una corretta dialettica democratica tra maggioranza e opposizioni. La politica dovrebbe lavorare per il bene comune e non per demolire l’avversario. Il sindacato, e tutte le associazioni, devono saper dare il proprio contributo responsabile, senza far ricorso alla demagogia ed all’antagonismo sterile” ha concluso Bonanni.
Roma, 12 dicembre 2009