Cattolici, ortodossi, ebrei e musulmani: ci saranno tutti, sabato 6 giugno, ad accogliere in un unico abbraccio Papa Francesco a Sarajevo.
Con serbi, croati e bosniaci, ci sarà anche una delegazione del Movimento Cristiano Lavoratori, guidata dal Presidente Carlo Costalli. L’invito a partecipare è venuto dal Cardinale Vinko Puljić, Arcivescovo della capitale bosniaca.
L’invito è il frutto di una “collaborazione antica” ha spiegato Carlo Costalli: il Movimento Cristiano Lavoratori, infatti, opera nei Balcani da almeno un decennio e a Sarajevo è ormai di casa. L’incontro avverrà allo stadio di Kosevo ed è stato promosso da Napredak, l’organizzazione cattolica gemellata con il MCL.
“Dopo l’indimenticabile visita di san Giovanni Paolo II - il 12 e 13 aprile 1997 - Francesco torna nei Balcani, a distanza di pochi mesi dal suo viaggio a Tirana, per rafforzare il suo messaggio per il dialogo tra culture, religioni e società e, io credo, anche per ribadire la necessità dell’ingresso dei Paesi dell’area balcanica nell’Ue perché, come ha detto nel suo discorso al Parlamento Europeo del novembre 2014, questa regione ha grandemente sofferto per i conflitti del passato”, ha chiosato ancora Costalli.
Nella giornata di domenica 7 la delegazione del MCL parteciperà ad un incontro presso il Centro per il Dialogo – costruito grazie anche al sostegno del MCL sulle colline di Trebevic, da dove i cecchini serbi sparavano sulla popolazioni durante la guerra -, organizzato insieme a Napredak, con esponenti della società civile bosniaca: al centro dei colloqui una riflessione sul dialogo sociale e culturale nella ex Jugoslavia.
Roma, 4 giugno 2015