“Mentre si preparano palchi e festeggiamenti per celebrare, il 1° maggio, la Festa dei lavoratori, i dati Istat segnalano ancora una volta il baratro - tutto italiano, visto che l’Europa continua invece a registrare segnali di crescita - di una disoccupazione che torna a salire registrando, rispetto al mese di febbraio, una crescita percentuale dello 0,2% e attestandosi complessivamente al 13,02%: il dato più alto da novembre scorso”: così Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, ha commentato i segnali allarmanti di una disoccupazione che va ormai a briglie sciolte, “nonostante i proclami trionfalistici del Ministro del Lavoro e del Presidente dell’Inps”.
“La realtà è ben diversa da quella che ci vorrebbero far sognare. Il flop del piano Garanzia Giovani è sotto gli occhi di tutti, mentre la disoccupazione giovanile torna a salire attestandosi al 43,1%: un dato che non fa che aggravare il gap generazionale che blocca la crescita del Paese”, ha continuato Costalli.
“Stupisce che, ancora una volta, davanti a questo sfacelo il Governo metta al primo posto le preoccupazioni legate alla legge elettorale, palesando una macroscopica distrazione sui temi veramente importanti per l’Italia, come il lavoro, il fisco, le politiche per la famiglia”.
Per Costalli è l’ora di rimboccarsi le maniche: “è necessario che tutti i soggetti interessati alla ‘questione lavoro’ debbano sentirsi chiamati a dare il proprio contributo a questo sforzo, collettivo e comunitario, con idee e progettualità capaci di guardare al futuro, e di parlare ai lavoratori - soprattutto ai giovani -, del tempo, e del mondo, che verrà: non essendo più valide le melodie, le ricette, e i riti novecenteschi”, ha concluso il Presidente del MCL.
Roma, 30 aprile 2015