Si è spento a 85 anni, dopo una lunga e dolorosa malattia, nella sua casa romana Carlo Casini, fondatore del Movimento per la Vita. Carlo Casini, magistrato, più volte membro del Parlamento italiano e del Parlamento europeo, ha rappresentato una delle migliori incarnazioni del cattolico impegnato capace di coniugare un approccio laico a una fede profonda. L’unità di vita, che da sola confuta il dualismo imperante, è una delle lezioni più grandi che ci lascia quest’uomo animato da un’instancabile amore per la vita, in particolare per la vita dei più deboli tra i deboli: i bambini non nati.
Il suo lungo cammino, segnato da grandi amicizie come quelle con i santi Giovanni Paolo II e madre Teresa di Calcutta, ha più volte incrociato quello del Movimento Cristiano Lavoratori con il quale ha combattuto numerose battaglie per la famiglia e i diritti del nascituro. Dal Family Day alla Campagna “Uno di noi”, passando per vari incontri in Italia e in Europa, quello con il Mcl è stato un rapporto segnato da una comune visione dell’uomo e della società. Una visione che, forse, ha trovato un delle massime espressione proprio nella raccolta delle firme per la campagna “Uno di noi”, una campagna che ha raccolto due milioni di firme in tutti i Paesi dell’Unione Europea, affinché l’UE riconoscesse i diritti degli embrioni, a partire da quello di non essere distrutti. Si è trattato di un passaggio culturale molto importate sia perché ha inteso riportare i valori al centro del dibattito europeo, sia perché ha smascherato una certa retorica dei diritti che nasconde una profonda intolleranza.
Questa vocazione per la vita in ogni sua fase è stata alla base delle tante e importanti iniziative di cui Carlo Casini e il Movimento per la Vita si sono resi protagonisti a partire dai Centri di Aiuto alla Vita e dal progetto Gemma, esempi concreti di un’attenzione vera alla fragilità, di valori che non sono principi astratti, ma che diventano compagnia capace di venire incontro alla sofferenza: solo con il progetto Gemma di adozione prenatale a distanza si parla di circa 24mila bambini salvati in 25 anni, un esempio di come rimuovere gli ostacoli economici che possono gravare come macigni sulla decisione d dar vita a un figlio.
Carlo Casini è riuscito ad essere la voce di tutte queste sofferenze, di tutte le speranze e dei timori che una nuova vita porta con sé, di tutta la bellezza di ogni nascita, nelle sedi istituzionali affinché le istituzioni italiane ed europee potessero assolvere realmente al loro compito di servire le persone. Un impegno consapevole del fatto che la politica e il diritto devono essere aperti alla vita, devono favorirla, rimuovere quegli ostacoli che impediscono alla vita delle persone, ma anche a quella sociale, di fiorire. Una testimonianza preziosa di cosa significhi essere un cattolico dalla fede grande e dai saldi principi capace di immischiarsi laicamente nella vita sociale e politica del proprio Paese. Un’eredità altrettanto preziosa che sarà raccolta innanzitutto dalla figlia Marina, importante bioeticista, e dal Movimento per la Vita, ma pure da coloro che hanno incrociato la sua strada, affinché, in particolare in un momento come quello che stiamo attraversando dove ogni certezza sembra dissolversi, il suo ricordo non sia relegato a un glorioso passato, ma sia una presenza viva capace di generare altra vita.
Giovanni Gut
Vicepresidente nazionale MCL