COMUNICATO STAMPA
GERARDO BIANCO AL MCL: DOBBIAMO COSTRUIRE IL ‘NUOVO CENTRO’ ITALIANO
Con la nascita del Pd la tradizione e la presenza organizzata del mondo cattolico italiano nella vita politica rischiano di non avere più voce. Ecco perché bisogna ricostruire un nuovo centro politico e sociale che abbia nel popolo del Family Day e in leader come Savino Pezzotta i suoi interpreti e protagonisti principali: questo in sintesi il ragionamento che fa Gerardo Bianco, oggi parlamentare dell’Ulivo, già Segretario del Ppi e storico esponente della Dc , in un’intervista rilasciata a Traguardi Sociali, mensile del Movimento Cristiano Lavoratori, il cui presidente è Carlo Costalli.
Di seguito anticipiamo il contenuto di alcuni brani dell’intervista, che si potrà leggere integralmente su Traguardi Sociali in diffusione a partire dal prossimo 9 giugno.
(…) “Spegnere e cancellare definitivamente una tradizione come quella del popolarismo è un errore gravissimo. Dl e Ds hanno deciso, invece, di cancellare questa tradizione e di annullarla in formule vuote, generiche, figlie di una visione effimera della politica. Il popolarismo, invece, e cioè lo straordinario filone politico e culturale che ha rappresentato al meglio le istanze della presenza organizzata dei cattolici in politica, non può essere chiuso sull’altare di un pensiero unico, quello dominante, quello della concezione individualistica e radicale della persona e della politica che si va radicando e che ha vinto, soprattutto dentro la sinistra. (…) Un impoverimento inaccettabile, quello che Ds e Margherita stanno compiendo ai danni del popolarismo, in nome di una cultura laicista, non certo laicamente intesa.”.
(…) “Nel Pd manca la funzione vitale del centro che quel movimento e quella storia hanno rappresentato. Insomma, il Pd – per dirla brutalmente – nasce senza essere né carne né pesce, come una pura combinazione di oligarchie e senza una dottrina che ne ispiri l’azione e con l’idea che “le procedure” (dalle primarie ai gazebo, dal ruolo della premiership a quella del candidato premier) contano più dei valori. Inoltre, il Pd radicalizza in senso negativo la politica italiana”.
(…) “Il popolarismo e la tradizione del cattolicesimo sociale è invece sempre e non a caso stata orientata al modello proporzionale, che garantisce e risolve insieme il problema della rappresentanza e quello della governabilità. Il modello elettorale migliore, quello da prendere a modello, è senza dubbio il modello tedesco”.
(…) “Una nuova forza di centro deve inoltre dare impulso a una forte legislazione sociale a difesa della famiglia, dei suoi principi e valori, oggi sempre più minacciati. Ecco perché penso che il Family day ha solo voluto difendere una concezione laica della società ma incorporando i valori fondanti della religione. Quel popolo è “naturalmente” di centro e collocabile al centro, dal punto di vista politico, perché questo chiede: equilibrio, prudenza, rispetto dei valori fondanti e politiche attive per la famiglia. Un buon rappresentante di questa esigenza di centro può essere, a mio parere, il portavoce del Family Day Savino Pezzotta. (…) E anche in una possibile alleanza con il mondo dell’impresa, a partire dallo stesso Montezemolo, il cui recente discorso a Confindustria è stato troppo strumentalizzato. Altri partiti e altre forze, ne sono sicuro, arriveranno. A partire dall’Udc di Casini passando per l’Udeur di Mastella. Con loro, in vista delle europee del 2009, dobbiamo costruire il nuovo centro italiano”.
Roma, 4 giugno 2007