I Giovani di MCL Calabria e Sicilia a distanza di pochi giorni dalla Udienza con Papa Francesco, hanno colto subito il messaggio del Santo Padre mettendosi alla prova in un percorso che li ha legittimati protagonisti nell’organizzazione e nei lavori della giornata del 30 gennaio 2016. Un momento di riflessione, di proposte operative discusse in una giornata presso la sede provinciale del MCL di Messina alla presenza anche dei due Presidenti regionali del Movimento di Calabria e Sicilia. Tema dell’incontro “Il Mezzogiorno, il lavoro e i Giovani”.
Il lavoro per noi Giovani del MCL non è finito. Il lavoro, in una società molteplice e frammentata, è ancora il primo fondamento di coesione sociale: il lavoro non frammenta, ma riunisce. E’ stato proprio questo il motivo che ha voluto unire queste due regioni del Mezzogiorno e a farlo sono stati i giovani.
Giovani che insieme hanno discusso delle proprie difficoltà e prospettive provando anche a progettare il presente con uno sguardo all’Europa e alle opportunità che da Bruxelles arrivano e spesso tornano indietro per una dimostrata incompetenza dei governi regionali.
Ma in questa direzione ci hanno spinto le parole di Papa Francesco, durante l’Udienza del 16 gennaio, perché ci ha incitato ad essere ancora una volta gli artefici del nostro percorso, chiedendoci di realizzare un sogno attraverso il lavoro – un «lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale» perché l’essere umano deve esprimere e accrescere la dignità della propria vita. Il lavoro come “bene comune”, una società dove le nuove generazioni siano capaci di appropriarsi di strumenti necessari a creare ben-essere. E’ proprio questo il messaggio che come giovani del MCL di Calabria e Sicilia vogliamo lanciare.
Nei vari interventi dei giovani presenti da Cosenza a Trapani, ben definita è stata l’idea di sviluppo che è emersa durante i lavori: uno sviluppo basato sulla mobilità, sul potenziamento delle infrastrutture, sulla coesione sociale e sulla capacità di fare intrapresa con e per il territorio. E’ questo il Mezzogiorno fatto di giovani impegnati che rivendica la sua capacità e diritto di essere “sud” dell’Europa e cuore di una politica di sviluppo euro-mediterranea. Di grande stimolo le parole di don Sergio Siracusano - Direttore Ufficio Diocesano per i problemi sociali e il lavoro della Diocesi di Messina - che ha aperto la giornata con un chiaro richiamo ai valori della dottrina sociale e un invito ad essere, come corpo intermedio, “protagonisti di un riscatto, testimoni della speranza prendendo iniziative e liberando talenti”. Nel pomeriggio con la presenza di Giacomo D’Arrigo, direttore dell’Agenzia nazionale per i giovani, l’attenzione si è concentrata sul ruolo che l’Agenzia può costituire oggi come il principale interlocutore nell’avvio di progetti di formazione e lavoro dedicati ai giovani. Insomma una giornata fatta di giovani e per i giovani. E su questo cammino intrapreso continueremo con nuovi appuntamenti. Il MCL Giovani nei territori del sud, in sostanza vuole essere attore del risveglio del Mezzogiorno e protagonista dello sviluppo alimentando confronto, cultura, politica e quindi la speranza di un futuro percepito come migliore dai cittadini, partecipi di un disegno comune per il bene comune del Paese ma in modo particolare per noi giovani di questa Italia del sud.
Maria Pangaro
Delegato Nazionale Giovani MCL