Erano oltre centocinquanta i giovani del Movimento Cristiano Lavoratori che si sono dati appuntamento dal 1° al 3 settembre a Senigallia (Ancona), per una tre giorni di dibattito sui temi del lavoro e della festa, in preparazione del prossimo Convegno Ecclesiale di Verona. Un incontro che fin dalle prime battute si preannunciava allegro ma anche ricco di contenuti e di spiritualità, come sottolineato dal tema “Un desiderio di cose grandi – Le ragioni della speranza”.
“Un’identità forte non è l’anticamera del conflitto, anzi è la base di un dialogo vero, anche per perseguire con coraggio la via della reciprocità: assistiamo all’erosione della nostra tradizione cristiana, un’erosione laicista, che è sostanzialmente una svendita di valori”, ha sottolineato il Presidente del Mcl, Carlo Costalli, nel corso del suo intervento di apertura. “I segni di questa erosione sono tanti:dalla Costituzione europea che rinnega le radici cristiane, fino al ‘diritto’ di esprimere un partito di pedofili. Per un malinteso principio di multiculturalità accettiamo gli stranieri per poi ghettizzarli, mentre la questione della cittadinanza dimostra che li consideriamo alla stregua di un documento dell’anagrafe, ancora ben lontani dall’attribuire loro uno status, un’appartenenza politica e spirituale ad una nazione”.
“Oggi le questioni più urgenti sono etiche”, ha continuato Costalli: “gli stessi problemi sociali vengono dopo, perché richiedono anzitutto che siano risolti i problemi etici. Su questi temi i cattolici devono assolutamente evitare compromessi ambigui come è avvenuto, anche recentemente, sull’embrione. Per quanto ci riguarda, il Mcl in politica sta con i valori non negoziabili di cui il Papa parla ripetutamente”.
Al Seminario è intervenuto il prof. Francesco Belletti dell’Università Cattolica di Milano e Direttore del Centro Studi Internazionali sulla Famiglia: “La relazione tra famiglia e lavoro è fondamentale sia per la qualità del lavoro sia per la qualità della vita e per il benessere degli individui e delle famiglie: troppo spesso il mondo del lavoro ha affrontato le proprie problematiche come se la famiglia non esistesse”.
Il giornalista di Avvenire Paolo Viana, ha sottolineato come “non esiste con il sistema economico un conflitto sul senso della Domenica, ma una concorrenza sull’uso del tempo festivo. L’evoluzione della società ci impone di tentare un dialogo con il sistema economico per non perdere per la strada quei milioni di famiglie che ogni Domenica affollano i centri commerciali. Milioni di cittadini-consumatori che non hanno fatto scelte anticristiane, ma che sono rimasti senza punti di riferimento. E ciò vale soprattutto nelle metropoli”, ha concluso Viana.
Per il mondo sindacale è intervenuto Stefano Faiotto, della FAI-CISL, secondo il quale “la dimensione della precarietà che stiamo vivendo mette in evidenza il problema se il lavoro sia ancora ‘per l’uomo’ e non viceversa. Non dimentichiamo che, mentre noi parliamo, l’Unione Europea non riconosce più la Domenica come luogo elettivo del riposo lavorativo e non è detto che il Governo attuale non segua la stessa linea”.
Dopo una serie di interrogativi sulle questioni aperte e sui punti in discussione al Convegno di Verona del prossimo autunno, Edo Patriarca, già portavoce del Forum del Terzo Settore e componente della Giunta del Convegno ecclesiale di Verona, ha sottolineato che “la questione è una rottura antropologica: il lavoro non è più vissuto come parte strutturale della nostra vita, ma come una necessità”.
Insomma: la grande sfida oggi è l’educazione e la formazione dei giovani che devono passare dal mugugno all’impegno e alla responsabilità. In un’epoca difficile da vivere senza timori per il futuro, i giovani sono chiamati infatti a trasformare la società che li circonda, accettando con coraggio le sfide: prima fra tutte la questione del lavoro, che i ragazzi del Mcl intendono vivere appieno, senza rinunciare alla dimensione soggettiva della loro esistenza e valorizzando al tempo stesso gli spazi dedicati alla festa che considerano un momento vitale di aggregazione e di amicizia oltre che di spiritualità.
Non sono mancati momenti di riflessione spirituale e di preghiera, accompagnati dall’Assistente Spirituale Mcl Mons. Francesco Rosso e dall’intervento del Vescovo di Senigallia, S.E. Mons. Giuseppe Orlandoni, sul tema “La Chiesa italiana verso Verona”.
Al termine dei lavori i partecipanti hanno approvato un Manifesto dei Giovani.