Il periodo che sta finendo ce lo ricorderemo a lungo. Tutti hanno dovuto adattarsi a un tipo di vita che fino a pochi mesi fa sembrava non potesse esistere. Chiunque, dal più anziano al bambino più piccolo, ha dovuto fare i conti con un insieme di regole che, se da una parte sono state sicuramente utili e necessarie, dall'altra hanno creato un clima di paura e di incertezza. Quanti di questi timori risulteranno poi davvero fondati sarà solo con il tempo che potremo capirlo. Quali sono state le conseguenze già ora si comincia ad avvertirlo in maniera pesante. Tralasciando la crisi economica che il Covid-19 lascerà dietro di sé vorremmo spendere una parola, o anche due, per descrivere quanto le Associazioni del Terzo Settore hanno contribuito affinché questo senso di smarrimento venisse in qualche modo tenuto a bada e la comunità tenesse nel suo insieme.
Innanzitutto vorrei soffermarmi sullo spirito che ha animato i nostri Dirigenti in qualunque parte del Paese essi si trovassero. Come responsabile MCL del Terzo Settore una delle cose che mi ha colpito, e che mi porterò dentro anche in futuro, è l'atteggiamento che ho trovato in tutti quelli che ho contattato in questo periodo per informarmi sullo stato delle cose. In poche parole si sono ribaltati i ruoli: io che telefonavo per rassicurare, venivo invece rassicurato, io che telefonavo per portare conforto, il conforto lo trovavo nelle risposte dei miei interlocutori. Ho parlato con persone che già stavano facendo tutto quello che era in loro potere per essere utili a chi aveva bisogno. La preoccupazione più forte non era tanto per la pandemia in sé, ma soprattutto riguardo ai tempi in cui si sarebbe potuto ricominciare ad operare senza limitazioni e in sicurezza per fare quello che quotidianamente le nostre Associazioni fanno. Questo mi ha colpito soprattutto quando ho interloquito con alcuni Presidenti delle zone più colpite. In particolare, senza fare nomi, mi ha toccato molto la testimonianza del Presidente di una Provincia del Nord che ha perso, a causa del Covid, svariate decine di tesserati. Accanto al dolore, nelle sue parole c'era il senso di responsabilità verso i concittadini e la voglia di ripartire nell'opera di assistenza e nell'impegno civico. E poi quelle che ho ascoltato non sono state, neanche nei toni, parole dimesse, o peggio disperate, anzi ho trovato in tutti la grinta necessaria, la "garra", se mi si concede un paragone ardito, che i calciatori sudamericani, soprattutto gli uruguagi, mettono nelle loro prestazioni quando le capacità tecniche non bastano più per colmare la distanza con la forza dell'avversario, ma bisogna mettere in campo tutto quello che si ha, prima di tutto il cuore.
Io mi adopererò per quanto mi riguarda affinché il Movimento si faccia promotore di una narrazione di tutte quelle esperienze che la nostra Associazione ha messo in campo in questo periodo e delle quali credo che altrimenti non percepiremmo l'esatta portata. Sicuramente la politica intesa in senso generale poteva fare di più e meglio di quello che è stato fatto, gli scienziati potevano avere un po' più di prudenza nell'esporre tesi e controtesi che il più delle volte hanno creato solo confusione, soprattutto i mezzi di comunicazione di massa potevano limitarsi nel bombardamento quotidiano di notizie inquietanti che, con l'obiettivo di un audience maggiore, sono servite anche a diffondere un panico il più delle volte ingiustificato. Se il Paese non ha ceduto a una crisi di nervi generale incombente e, soprattutto, se riuscirà ad uscire più forte da questa situazione, questo si deve principalmente a chi sul territorio ha continuato ad essere un punto di riferimento, ad essere promotore e attore di quella coesione sociale che è la sola vera risposta ad emergenze di questo genere.
Mai come in questi momenti si apprezza il valore della sussidiarietà, della complementarietà dell'azione dello Stato e di quella delle Associazioni dei cittadini, dei Corpi Intermedi, sull'indispensabilità dei quali noi così spesso ci soffermiamo.
Il futuro non sarà facile per nessuno, questo è poco ma sicuro.
Quello che noi ci sentiamo di garantire come sempre è il nostro impegno concreto in favore del prossimo.
Giovanni Pecchioli
Responsabile Mcl per il Terzo Settore