COMUNICATO STAMPA
COSTALLI (MCL) AI CATTOLICI ITALIANI: “MATURO IL TEMPO PER UNA NUOVA STAGIONE DI IMPEGNO SOCIALE E POLITICO”
“Per i cattolici italiani è maturo il tempo per una nuova stagione di impegno sociale e politico ad alto livello, capace di interpretare i bisogni primari ed essenziali del Paese. Il 12 maggio scorso sono stati seppelliti i Dico, ma sbaglierebbe chi pensasse a una battaglia conclusa, perché quello è stato solo l'inizio, un nuovo inizio dei cattolici al servizio dell'Italia”: lo ha detto il presidente del Mcl Carlo Costalli, oggi a Milano al Consiglio generale della sua organizzazione, riunito in via straordinaria per una riflessione sul dopo Family Day e sulle prospettive della presenza pubblica dei cattolici.
“Non che finora i cattolici siano stati assenti dalla scena, ma hanno giocato un ruolo secondario, succube della sinistra o della destra. Va perciò superato quel deficit di identità, che fa sì che i cattolici siano applauditi e riconosciuti quando si schierano contro guerra, fame nel mondo e pena di morte, ma diventano oscurantisti se si preoccupano di vita e famiglia, se contrastano aborto, fecondazione artificiale e diffusione delle droghe”.
Costalli ha però chiarito subito che “non si tratta di dar vita a nuovi partiti politici, perché già ce ne sono troppi, ma di valorizzare una nuova antropologia, quella cristiana, che benché antica di duemila anni, si ripropone sempre moderna di fronte alle domande essenziali dell'uomo e della società. Insomma, il popolo del Family Day ha un'anima e un'identità, a prescindere dai partiti e dagli schieramenti, e questa identità deve emergere non solo nelle manifestazioni di piazza, ma nel quotidiano, nelle scelte concrete di ogni giorno. E' un fatto che in Italia esiste l'esigenza di una presenza organizzata dei cattolici in politica, anche se come si esprimerà ancora non lo sappiamo”.
Ecco perché a parere di Costalli “occorre aprire ad un'iniziativa che unisca quanto rappresentato dal popolo in piazza San Giovanni (di cui il Mcl è parte importante) al mondo produttivo, il bisogno al merito, le aspirazioni di giustizia ed efficienza, qualità e responsabilità. Con la consapevolezza che nessuno naturalmente ha la rappresentanza politica in toto del popolo di piazza San Giovanni; se non, almeno in parte, le grandi organizzazioni cattoliche (ed il Mcl fra queste) che hanno dato un contributo determinante alla riuscita della manifestazione”.
“Da settimane - ha poi detto Costalli - i giornali non fanno altro che parlare di chi sarà il futuro leader del Partito democratico, si presenta Veltroni, no Rutelli, forse Prodi, come se fosse l'unico problema del mondo. Invece non si parla di cose importanti per i lavoratori e le loro famiglie, magari chiedendosi che cosa il governo sta facendo, o sarebbe meglio dire non sta facendo, per assicurare un reddito pensionistico ai futuri anziani, per garantire una migliore assistenza al numero crescente di non autosufficienti, per sostenere con vigore le famiglie dove lavora solo una persona, per dare aiuto concreto alle madri sole con bambini, e alle mamme che vorrebbero lavorare ma non possono perché non hanno alcun sostegno per i figli.
Vorremmo si parlasse di Dpef, un'occasione per il Governo di dimostrare se veramente fa sul serio, cioè atti concreti in favore della famiglia. Anche se purtroppo le avvisaglie sono negative, visto che il cosiddetto tesoretto andrà probabilmente sparso per mille rivoli, nessuno dei quali va alla famiglia”.
Ma per Costalli non finisce qui l'analisi sulla situazione di oggi: “Vorremmo si parlasse di tasse, non solo per denunciare il caso del ministro Visco e della sua curiosa voglia di liberarsi di alcuni ufficiali della Gdf di Milano, ma per dire forte che il continuo inasprimento della pressione fiscale uccide il potere d'acquisto e la libertà economica dei soggetti più deboli, degli operai delle fabbriche, dei lavoratori dipendenti, dei pensionati, e trasforma il fisco da soggetto di democrazia economica a elemento che impedisce la crescita e lo sviluppo del Paese; vorremmo si dicesse che il diluvio di tasse che attanaglia gli italiani forse servirà a pagare le molte burocrazie e clientele e rendite di posizione che albergano all'ombra dello Stato e nel sottobosco governativo, ma non servono a creare occupazione e nemmeno ad alleggerire il debito pubblico. Insomma, è necessario lavorare per un assetto politico più congeniale alle vere esigenze del Paese, superando quello attuale, che è assolutamente inadeguato e, oltretutto, minoritario nel Paese ed incapace di una politica che privilegi gli interessi generali”.
“Occorre pertanto riaffermare con forza anche la soggettività politica dei corpi intermedi, di quelli di ispirazione cristiana in particolare, e la loro trasparente autonomia dai potentati economici e da tanti poteri obliqui che di tutto si preoccupano, ma certamente non del bene comune”.
Un forte attacco alla politica del Governo è arrivato, nel pomeriggio, dall'Assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali del Comune di Milano, Mariolina Moioli, la quale, portando il saluto del Sindaco Moratti al Movimento, ha sottolineato come il Governo sia “vergognosamente assente sulle questioni dell'immigrazione, e dei Rom in particolare”. L'assessore Moioli ha ribadito che la strada aperta dal Family Day è quella da seguire, ma ora “bisogna continuare a lavorare insieme per riaffermare la centralità della persona e della famiglia come costruzione del capitale umano che diventerà poi capitale sociale”.
I lavori proseguiranno anche domani con gli interventi dei vari Consiglieri nazionali e delegati del Mcl.
Milano, 22 giugno 2007