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CARLO COSTALLI RICONFERMATO ALLA GUIDA DEL MOVIMENTO
CARLO COSTALLI
RICONFERMATO ALLA GUIDA DEL MOVIMENTO
Il Consiglio nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori – Mcl, riunitosi il 14 gennaio a Roma, ha eletto i nuovi organi dirigenti che guideranno il Movimento fino al prossimo Congresso Nazionale del 2009.
Carlo Costalli è stato riconfermato alla presidenza generale del Mcl.
Gli altri eletti sono:
Vicepresidenti: Antonio Di Matteo e Giuseppe Martino.
Segretario Generale: Antonio Inchingoli
Amministratore: Nicolò Papa.
L’Ufficio di Presidenza Mcl sarà composto (oltre che dal Presidente insieme ai due Vicepresidenti, al Segretario generale e all’Amministratore) anche da: Nicolò Napoletano, Noè Ghidoni, Piergiorgio Sciacqua, Alfonso Luzzi e Guglielmo Borri.
Costalli concludendo i lavori del Consiglio Nazionale ha affermato:
“Sull’autonomia possiamo dare lezioni a destra e a sinistra. Ma ‘autonomia’ non significa disinteresse, estraneità, apatia (o, peggio ancora, paura di prendere posizione per non perdere qualche ‘vantaggio’…). ‘Autonomia’ è prendere decisioni politiche, anche scomode, in base ai nostri programmi, percorsi, ragionamenti, dibattiti interni”.
“Dal dibattito congressuale emerge chiaramente ‘con chi stiamo’; stiamo con chi condivide le nostre idee, progetti, contenuti: il valore delle persone, della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, della vita fin dal suo concepimento, la difesa dei corpi intermedi, ecc.. Ma emerge anche ‘con chi non stiamo’: non stiamo con le posizioni ultra-laiciste e ferocemente anticattoliche dei radicali (e di chi li aiuta); non stiamo con gli eredi delle correnti nazionalistiche, autoritarie, libertarie e delle correnti direttamente o indirettamente riconducibili all’ispirazione marxista”.
“Avremo un’attenzione particolare nei confronti dei ‘riformisti’, principalmente quelli che partono da comuni radici cristiane, per rinnovare, per modernizzare il Paese, in una logica di coesione sociale. Per questo le riforme vanno fatte!”.
“In particolare la riforma Biagi del mercato del lavoro, ma anche la riforma della scuola, dell’università, del tfr: dobbiamo approfondirle, magari migliorarle, completarle, facendo riflessioni e valutazioni attente, senza demonizzazioni e senza pregiudizi ideologici. Fra riforme e conservazioni noi la scelta l’abbiamo già fatta ed è irreversibile”.
“Conservazione e corporazioni sono i nemici dello sviluppo, della modernizzazione del Paese, di un futuro migliore per i nostri giovani; conservazione che si annida particolarmente anche in alcune grandi organizzazioni di lavoratori o partiti politici di sinistra!”.
“Non è possibile che in questo Paese hanno diritto di parola clown e ballerine, demagoghi di mestiere e professionisti del nulla, personaggi come Capezzone e Grillini, come altri ancora di levatura ben modesta: tutti tranne i cattolici (ed il Presidente dei Vescovi italiani). Noi non ci stiamo e lo grideremo chiaro e forte ai tanti pseudo-moralisti che per anni ci hanno ‘ubriacato’ con la loro presunta superiorità morale ed etica: mentre facevano affari…”.