Roma, Novembre 2020
Cari amici,
nel nostro ultimo incontro nazionale, come gruppo di Assistenti Ecclesiastici del Mcl abbiamo proposto al Movimento un percorso socio-spirituale, partendo dalle attuali sfide che caratterizzano la nostra epoca, alla luce delle ultime due Encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti.
Vorrei condividere come riflessione le considerazioni offerte come risposta alle sollecitazioni di un giornalista in occasione di un’intervista al quotidiano Avvenire. Gradirei che il percorso socio – spirituale del nuovo anno Associativo fosse condiviso, compatibilmente con la situazione pandemica, anche dai circoli come dalle realtà territoriali, magari arricchito e implementato dalla vostra sensibilità e esperienza.
Il Signore vi benedica.
don Francesco Poli
Ass.te ecc.co naz.le MCL
Allegato
1. “Percorsi generativi per una Terra solidale”, Don Poli ci può illustrare il pensiero che guiderà questi percorsi?
La sorgente alla quale attingere rimane, per i cristiani, la Parola. E’ essa che, meditata e portata nella vita personale e Associativa, ci dà gli strumenti per interpretare evangelicamente questo nostro tempo. Oggi, ci sostiene e ci assiste, nelle nostre scelte e nel nostro operare, papa Francesco con le sue ultime due encicliche: Laudato sì e Fratelli tutti. Il punto di partenza è la constatazione di come la nostra Terra ci appaia sempre più desolata e il cielo, se e quando ci ricordiamo di guardarlo, ancor più vuoto e grigio. Gli esseri umani, disillusi nelle aspettative e, in specie, nei bisogni profondi, disincantati trascorrono il loro tempo nel regno delle passioni deboli. Il nostro Occidente è l’unica parte del globo in cui l’affievolitesi senso religioso, sembra destinato a scomparire. Se si riflette sullo stile di vita dell’uomo occidentale, si osserva il disincanto e la mancanza di speranza, ma anche tanta ricchezza di possibilità materiali ed emotive. Dunque come rispondere a questioni fondamentali quali identità, legami, tempo, azione? Di fronte a ciò è urgente, prima ancora che un nuovo rinascimento come oggi da più parti si evoca, un vero e proprio risveglio. Risveglio dall’illusione di raggiungere la felicità quale stato di ebrezza, vissuta senza verità né libertà. Il risveglio auspicato deve ripartire da esperienze di grazia, le sole che aprono alla fede e incoraggiano nella chiesa nuove vie di spiritualità condivise. Certo, per la galassia dell’Associazionismo cattolico, l’impegno rimane quello di scelte ispirate alla Dottrina sociale della Chiesa, ma al Movimento Cristiano lavoratori, che del Magistero della Chiesa ha sempre fatto il punto di riferimento della sua azione sociale, non sfugge come nella società odierna, l’impegno sociale ispirato al Magistero, abbia bisogno di un rinnovato nutrimento spirituale che sia permanete e capace di alimentare la fede e la stessa vita ecclesiale.
2. I percorsi si snoderanno su alcune tematiche specifiche?
La proposta è di semplice accesso. Viene offerta una riflessione sull’epoca attuale alla luce delle Encicliche Laudato si e Fratelli tutti. Cercheremo di osservare più in profondità e più lontano rispetto alle opinioni correnti. L’insegnamento sociale di papa Francesco ci aiuterà ad ampliare la nostra testimonianza come Movimento Cristiano nella vita sociale, politica e nel mondo del lavoro, portando nella nostra azione il vissuto credente. La proposta è rivolta a tutti gli uomini e le donne del Movimento in dialogo con le comunità ecclesiali e civili, sensibili alle sfide attuali. Poiché l’atteggiamento essenziale che il Movimento Cristiano Lavoratori sta vivendo è appunto quello di un risveglio sociale, politico ed ecclesiale, ci siamo assegnate cinque parole chiave: memoria: il risveglio della nostra civiltà può realizzarsi solo se sappiamo ritornare alle nostre sorgenti; legami: la libertà non è fuggire i vincoli, ma rimanere nei legami; fiducia: il “capitale” morale e spirituale più importante di un popolo; futuro: considerare con disponibilità e benevolenza ciò che accadrà nel tempo a venire, per essere generativi; gioia: richiamare alla mente le parole di Sant’Agostino :«che cos’è dunque che ti nutre? La gioia». Il Percorso si articolerà a livello nazionale e territoriale.
3. Papa Francesco con la Laudato si’ propone lo sviluppo di una spiritualità ecologica ed ora con la Fratelli tutti un patto di fratellanza, c’è un ponte tra le due Encicliche?
La testimonianza di papa Francesco è, sia per la stessa Chiesa, sia per la società quasi come un “imprevisto”. Ma, come scriveva Montale, “Un imprevisto è la sola speranza”. Ritengo che le due encicliche siano in continuità: aprono all’intrapresa coraggiosa di una nuova via, ancora tutta da percorrere. E’ la via che attraverso il deserto, porta alla Terra del compimento della Promessa. Papa Francesco ci ricorda di accogliere la Promessa di Dio fatta da sempre a tutto il Creato: libera questa terra, vivi nella condizione di viaggiatore leggero e cammina come popolo verso una nuova Terra. Io sarò con te. Ti chiedo solo, dice Dio a tutti gli esseri viventi, di fidarti me. Questo sarà l’unico limite. La civiltà umana fraterna e solidale, capace di rispettare la terra, ha origine dalla Promessa accolta con fiducia e vissuta nell’accettazione della condizione del limite. Il cammino verso un “nuovo umanesimo planetario” richiederà sagacia nel discernere tra bisogno e desiderio, nell’ educare quest’ultimo a saper attendere, a guardare verso l’alto e l’altro, ad incontrare la norma e la regola come condizione di bene. Un cammino di Popolo tra dialogo e profezia, capace, nel deserto di questa stagione storica, di fare memoria, di accogliere e promuovere il bene fraterno con segni concreti di testimonianza e carità. Proprio come scriveva Romano Guardini: «Quando esiste una persona e un giorno da qualche direzione gliene viene incontro un’altra, si sviluppa tra le due un legame, e dal legame nasce un destino, allora non si può esprimere ciò che avviene in questo caso in leggi psicologiche, sociologiche o che altro. Qui vi è un mistero che si può solo narrare. Trova la sua espressione in una storia».