Ormai si sa, il virus Sars-Covid-19 ha inciso su tutti gli aspetti della nostra vita, dalla scuola al lavoro, dallo shopping agli aperitivi, dalle passeggiate alla vita notturna - ormai inesistente -, dallo sport al turismo. Nulla è rimasto indenne. Solo un grande senso di vuoto economico-esistenziale. Un post guerra da pace non ancora sottoscritta.
E’ stata un’emozione uscire e prendersi il primo caffè con la famiglia! Rigorosamente d’asporto, dopo che gli addetti con guanti, mascherina e occhi a forma di mandorla per un sorriso accentuato da gioia e speranza, te lo porgevano da dietro a un divisorio sulla porta del bar.
Non importa la modalità, ma la libertà non ha prezzo e solo un’economia reattiva può renderci liberi.
Girando per la città, tra mare e vicoli, in una domenica pre-pranzo dal sole improbabile, la rifrazione solare ti avvolge ed esalta il contrasto del disagio circostante.
Contraddizioni. Moto sfreccianti a due senza casco e volti immobili in piazza tra lo spaesato e l’incerto. Forze opposte. Chi mordeva il freno in attesa di poter sfrecciare per la città e riprendere vecchie abitudini - forse mai sospese - e chi dal freno sociale si perdeva nel fumo dei suoi pensieri per il futuro prossimo e l’attualità delle tasche vuote. Tutti lì. Sotto il sole. Mi sono sentito veramente come in un dopo guerra.
Ma dalle radici della nostra forza interiore proviamo a tirar su tutta la nostra positività per dare un sorriso ai nostri figli e proviamo a disegnare scenari post Covid. Innanzitutto l’economia globale si basa sulla fiducia. Il miglior modo per far girare il denaro è accaparrarsi la fiducia del cliente. Che sia un negozio, un bar o una scuola, chiunque li frequenta ha bisogno di essere al sicuro e di percepire di esserlo veramente. Allora spazio alla fantasia che contraddistingue nell’elaborare soluzioni creative per far fruire di beni e servizi in modo sicuro.
Di conseguenza, le consegne (delivery) di prodotti sono incrementate notevolmente. Gli acquisti online hanno ingenerato indotto sia per i servizi di trasporto conto terzi sia per le società tecnologiche. Le reti informatiche infrastrutturali hanno elevato il business per il bisogno ulteriore di connessioni di qualità per poter gestire lezioni online, smart working e intrattenimento. L’adozione delle necessarie precauzioni igienico sanitarie ha fatto progredire anche il cosiddetto settore delle pulizie, ancora più necessario, e tutti i settori legati a mezzi di protezione igienico-sanitaria. I settori più critici e tanto cari al Covid, come quello manifatturiero, hanno dovuto faticare per adeguarsi a un nuovo modello produttivo.
Lo scenario che vorremo disegnare molto probabilmente trarrà beneficio da tutto il know how che in questo tempo si è dovuto acquisire. In questo periodo la società ha dovuto incrementare le sue competenze tecnologiche e la sua inventiva come negli anni ‘50. E siamo solo all’inizio di questa fase, unica, rinascimentale. Siamo dovuti progredire, diventare più moderni, più attenti al nostro vivere sociale e alla cura e alla qualità di tutto ciò che facciamo, per noi stessi e per i nostri cari.
L’ambiente ritrovato: perché non partire da qui? Lagni e condotti fluviali da far diventare canali turistici da percorrere in barca ad esplorare territori nascosti e centri turistici. Pesca, sport, turismo. Trasformazione dell’intrasformabile o presunto tale: il reietto riacquista la dignità di materiale edile, come è stato fatto con la plastica riciclabile dragata dai torrenti inquinati e diventata “mattone” per costruire ponti e piattabande. Quanto desidero vedere nella mia città il primo arenile ecosostenibile!
Recuperiamo la cosa più importante: la nostra dignità di cittadini, imprenditori, governanti, esseri umani.
Michele Cutolo
Vicepresidente nazionale MCL